Upcycling the Oceans Thailandia

L'obiettivo del progetto è quello di raccogliere i rifiuti attraverso la collaborazione di pescatori, associazioni di pulizia delle spiagge e comunità di subacquei nonché di sensibilizzare i turisti e i cittadini sulla gravità del problema dell'inquinamento degli oceani.

Il progetto "Upcycling the Oceans Thailandia" è stato lanciato nel 2017 dalla Fondazione Ecoalf in collaborazione con PTT Global Chemical e il Ministero del Turismo thailandese. La durata prevista è di tre anni, dal 2017 al 2020. Queste iniziative si concentrano sull'educazione e promuovono il concetto di turismo responsabile, svolgendo al contempo attività di gestione dei rifiuti come la raccolta, la separazione e la trasformazione dei rifiuti plastici. Dopodiché, attraverso un processo tecnologico innovativo e sostenibile, la plastica viene trasformata in materia prima. Infine, vengono sviluppati prodotti di moda sostenibili.

Il progetto non solo contribuisce a ripulire gli oceani, ma promuove anche l'economia circolare, aumentando la consapevolezza nelle aree più turistiche della costa tailandese.

Ogni anno, 8 milioni di tonnellate

di rifiuti finiscono negli oceani. Il 60% proviene da Paesi asiatici.

Attività e azioni in evidenza

• Il 1° settembre 2017, si è svolta la prima grande attività sull'isola di Koh Samed con la collaborazione di 100 subacquei, 300 volontari e la partecipazione dei 3 responsabili del progetto. Dopo 5 ore di lavoro, è stato raccolto un totale di 0,7 tonnellate di rifiuti.

• Il 28 gennaio 2018, a Phuket, si è svolta un'altra grande attività con 900 volontari che hanno pulito le spiagge e 85 subacquei che hanno ripulito i fondali. In totale, sono state recuperate 0,85 tonnellate di rifiuti.

• Il 20 dicembre 2019, l'UTO è arrivata a Ban Phe, nella provincia costiera orientale di Rayong, dove 200 volontari a piedi insieme a 100 subacquei hanno raccolto 0,95 tonnellate di rifiuti marini.